Quello che può sembrare un facile acquisto, ben presto si rivela una difficile decisione.
Sì, perché di tute antipioggia ce ne sono molti modelli, ma la vera
criticità sta che, al momento dell’acquisto, non è possibile verificare
la loro resistenza all’acqua.
Bisogna quindi fidarsi del proprio venditore di fiducia, ma tenendo
presenti alcuni importanti fattori di cui è meglio essere già a
conoscenza.
Per non arrivare completamente sprovveduti ecco alcuni consigli da tener bene a mente.
La prima grande scelta sta nelle due varianti di tuta intera o le più
partiche due pezzi formate da giacca e pantalone. C’è chi sostiene che
la tuta intera sia più ermetica, ma in realtà tutto sta nella materiale e
soprattutto nelle cuciture, quindi.. scegliete quella che vi è più
comoda!
Ma ricordate di provare la tuta anti acqua sempre con l’abbigliamento da
moto indossato, è importantissimo rendersi conto della mobilità e della
misura, affinché i vostri movimenti non vengano ostacolati durante la
guida. Scegliete colori fluo, almeno nella parte sopra! Non è obbligatorio, ma è
una buona abitudine rendersi facilmente visibili sulla strada,
soprattutto sotto un acquazzone che rende la visuale molto più confusa.
Controllate poi che i passaggi per braccia e gambe siano abbastanza larghi per farvi indossare la tuta nel minor tempo possibile e con stivali e guanti addosso. Quando la pioggia vi sorprende all’improvviso non si ha molto tempo prima di essere completamente zuppi.
Polsi e collo sono i punti più delicati, quelli più scoperti e quindi i più rischiosi, controllate quindi che la tuta abbia robuste chiusure in velcro regolabili. Fate le prove indossando i guanti e lo scaldacollo per avere la giusta calzata.
Anche l’inguine è una zona molto delicata, perché stando seduti ben presto si forma un copioso strato d’acqua sulla sella, in questo caso è fondamentale che le cuciture siano nastrate o elettrosaldate.
Controllate sempre e su tutte le tute, se trovate la sigla EN 343, che classifica l’abbigliamento contro le intemperie secondo due criteri: la
resistenza alla penetrazione dell’acqua e la resistenza
all’evaporazione.
Ad esempio: la prima cifra indica la resistenza alla penetrazione dell’acqua dell’indumento da lavoro e la secondo la resistenza all’evaporazione e quindi la traspirabilità del capo. In questo caso l’abbigliamento contro la pioggia ha una resistenza alla penetrazione dell’acqua classe 3 e classe 1 per la traspirabilità.
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