SHARP test sui caschi, da 1 a 5 stelle per la sicurezza

Lo SHARP test nasce nel 2007 in seguito ad una iniziativa lanciata dal dipartimento dei trasporti (DfT – Department for Transport) per valutare e verificare il grado di sicurezza e delle prestazioni dei caschi da moto. Lo sharp test nasce nel Regno Unito e poi diventa riconosciuto come test a livello mondiale.

Nel sito ufficiale di SHARP si legge:
Il programma SHARP si basa sui risultati dell’attività di ricerca europea “COST 327” che ha riportato nel 2001 (lo studio più completo sugli incidenti automobilistici mai condotti in Europa). Due raccomandazioni significative da questo studio sono state che:

  • La fossa temporale (tempio) è particolarmente vulnerabile alle lesioni e il design del casco dovrebbe fornire maggiore protezione, e
  • Un aumento delle capacità di assorbimento di energia del casco del 30% ridurrebbe il 50% delle perdite critiche / irrisolvibili (AIS 5/6) a moderate / gravi (AIS 2-4).

I caschi sottoposti al test SHARP devono superare 30 prove di impatto lineari e 2 oblique e a numerosi impatti a tre velocità (6 – 7,5 – 8,5 metri al secondo).
Gli impatti lineari vengono effettuati su superfici piane e a forma di cordolo, simulando possibili impatti sull’asfalto stradale; quelli obliqui, invece, valutano l’attrito superficiale del casco durante un’accelerazione rotazionale.
In generale la procedura dello SHARP test è molto complessa, ma è facilmente semplificabile nella valutazione finale annessa ad ogni casco, valutazione che viene espressa da 1 a 5 stelle.
Ovviamente và ricordato che ogni casco, prima ancora dello SHARP test, deve superare test standard normativi di sicurezza.
La valutazione dello SHARP che trovate sul casco indica il suo grado di protezione in caso di incidente.


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