Oggi il mercato dei tutori ortopedici offre numerose soluzioni rispetto ad un decennio fa.
Mente una volta questo tipo di protezioni venivano utilizzate solo da piloti professionisti, oggi, grazie allo spiluppo tecnico e ai prezzi sempre più accessibili e ad una vasta gamma di soluzioni, anche gli amatori possono avvivinarsi all’uso dei knee-brace.
E’ cattiva abitudine però ricorrere all’uso di queste complesse ginocchiere solo in seguito ad un infortunio per accelerare il processo di riabilitazione o per sentirsi più sicuri ignorando la vera efficacia di queste protezioni.
Anatomia del ginocchio
L’articolazione del ginocchio è una articolazione a cerniera in cui l’unico movimento permesso è la flessione-estensione sul piano saggitale a 135° in flessione e 0° in estensione ed è molto complessa sia dal punto di vista anatomico che funzionale perchè deve essere stabile ma al tempo stesso permettere una notevole mobilità all’arto. E’ formata da ossa, legamenti e menischi che formano diversi compartimenti anatomici e funzionali.
Le ossa sono 3 : il femore, la tibia e la rotula che dal punto di vista funzionale formando due complessi articolari, femoro-rotuleo e fomoro-tibiale. Mentre il femore e la tibia costituiscono di fatto le leve che realizzano il movimento articolare, la rotula ha per lo più funzioni di centralizzazione delle forze, protezione e agevolazione del movimento di estensione.
I menischi sono dei cuscinetti di fibro-cartilagine inseriti tra le due ossa. Il menisco esterno conferisce mobilità al ginocchio mentre il menisco mediale rende più stabile l’articolazione. I menischi inoltre svolgono funzioni di assorbimento urti, trasmissione del peso corporeo su tutta l’area del piatto tibiale, diffondere omogeneamente il liquido sinoviale, migliorare l’articolazione tra tibia e perone e limitarne la rotazione.
Il legamento crociato anteriore ha il ruolo di mantenere la stabilità dell’articolazione, limita la rotazione interna e l’iperestensione; inoltre durante la flessione riduce lo spostamento in avanti della tibia. E’ ritenuto un legamento “fragile” perchè soggetto a lesioni frequenti.
Il legamento crociato posteriore è fondamentale nel controllo della rotazione e durante l’estensione riduce lo spostamento posteriore della tibia.
Esternamente al ginocchio ci sono poi due legamenti: collaterale laterale e collaterale mediale. I collaterali sono importanti perchè bloccano i movimenti di inclinazione laterale della tibia sul ginocchio. Le estremità dei due legamenti raggiungono la massima tensione a ginocchio esteso mentre con l’articolazione in flessione la tensione si riduce.
Lesioni
Negli sportivi e nei giovani si possono verificare lesioni traumatiche dei menischi e dei legamenti crociati, più frequentemente quello anteriore.
Le lesioni al menisco sono molto frequenti e avvengono per trauma distorsivo del ginocchio o per usura cronica del menisco e sono più a rischio persone che usano molto le ginocchia come sportivi in particolar modo chi pratica motocross ed enduro.
L’instabilità articolare è definita da un cedimento dell’articolazione durante il carico e può essere causata dalla degenerazione dei legamenti collaterali e dal consumo dell’osso femorale o tibiale.
La maggior parte delle rotture del legamento crociato anteriore avvengono senza che vi sia contatto tra ginocchio e un altro oggetto ma in conseguenza a carichi e torsioni eccessive.
Questi movimenti sono comuni per tutti gli sport di agilità ed estremamente frequenti nella pratica motociclistica off road.
In molti casi, quando il legamento si rompe, il pilota sente il ginocchio con un sonoro “crack”, l’infortunio spesso è associato al dolore che può essere moderato o molto intenso riducendo o addirittura fermendo l’attività sportiva.
fonte : su Endurista Dott. Carlo Rivellini
I tutori ortopedici
Per le caratteristiche della disciplina off road risulta purtroppo particolarmente alta la percentuale di infortuni alle ginocchia.
I tutori ortopedici sono realizzati in modo da limitare in maniera significativa il movimento del ginocchio in iperestensione e in rotazione e il loro uso è in grado di ridurre addirittura del 50% il tasso di lesione ai legamenti; sono inoltre in grado di controllare la traslazione anteriore della tibia riducendo l’entità delle forze che vanno a caricare sul legamento crociato anteriore.
I knee-brace sono molto utilizzati non solo per prevenire un possibile infortunio durante l’attività sportiva ma anche durante la riabilitazione di un ginocchio già operato.
L’utilizzo di un tutore articolare non protegge solo il legamento crociato anteriore ma previene anche la rottura di quello laterale.
Uno studio eseguito su atleti ha dimostrato che l’uso del tutore al ginocchio riduce del 50% la forza di taglio sui legamenti sia in carico (soggetto in piedi) che senza carico (soggetto seduto) limitando notevolmente il rischio di infortunio.
I migliori tutori sul mercato basano la loro azione su molteplici punti di forza andando a limitare lo scivolamento in avanti della tibia e l’iperestensione del ginocchio rallentandola nelle ultime fasi di movimento e bloccandola prima dei 0°.
Numerosi knee-brace in commercio hanno la possibilità di regolazione in modo da scegliere l’angolo di blocco limitando la pericolosa iperestensione del ginocchio ed anche la sua torsione.
Aziende come Alpinestars, Ufo, EVS, POD, propongono sul mercato prodotti di alta qualità e di notevole livello di protezione.
Investire nella prevenzione è quindi fondamentale.
I migliori tutori knee brace disponibili ora da Motostorm.
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